![]() Tutto è iniziato nel lontano 1988, quando con la valigia piena di sogni e di speranze, ho lasciato la mia adorata Puglia (dove già lavoravo come sarta in un laboratorio di abiti da sposa del mio paese), per venire a Roma alla ricerca di un lavoro più gratificante e stabile. Dopo tanti anni di gavetta dove ho fatto la sarta, la commessa, la direttrice di un atelier, nel 2006 la mia vita professionale ha un’impennata emozionante, grazie anche all’aiuto di mio marito che ha sempre creduto nelle mie capacità lavorative, inauguro un atelier tutto mio “ANTONELLA SPOSE” dove finalmente posso dare sfogo a tutta la mia arte creativa nella realizzazione degli abiti da sposa, disegnando e cucendo abiti sartoriali su misura. Amo molto il mio lavoro e trasmetto tutta la mia passione alle spose che cercano l’abito dei sogni per il giorno più bello. All’inizio farsi conoscere in una città come Roma dove c’è molta concorrenza tra gli atelier non è stato facile, però con la passione, con l’esperienza sartoriale e tanto spirito di sacrificio, sono riuscita ad ottenere la fiducia e la stima delle spose che hanno scelto il mio Atelier per l’acquisto del loro abito per il loro giorno più bello. La soddisfazione più grande la provo tutte le volte che leggo le loro recensioni dopo l’acquisto dell’abito sui motori di ricerca (Google Libero), sul web nelle riviste specializzate tipo “matrimonio.com” oppure sui social Facebook ed Instagram, dove mettono in risalto oltre alla qualità degli abiti anche la professionalità, la gentilezza, l’accoglienza che io ed il mio team diamo e che le future spose apprezzano molto. I tessuti che utilizzo per la realizzazione degli abiti da sposa sono tutti tessuti pregiati dal pizzo chantilly, al mikado, allo chiffon, al raso duchesse, alle organze in seta pura. Antonella Neglia ![]() Questa è la testimonianza di una che ce l’ha fatta a realizzare un sogno potendo però contare su una “scuola” che, specialmente nelle grandi città, non esiste quasi più. Cosa suggerire invece ad una ragazza o ad un ragazzo che vogliono intraprendere uno dei “mestiere” della moda? Naturalmente a parte l’amore per queste professioni, è necessario possedere delle qualità di base quali il disegno, l’occhio per i colori, “sentire” le texture delle stoffe e abilità manuali quali il cucito e il taglio. Quindi per prima cosa è necessario iscriversi ad una buona scuola di taglio e cucito: oltre alla tecnica si apprenderà a tagliare e cucire tutti i tipi di stoffe perché una conoscenza della lavorazione dei diversi tipi di stoffa è fondamentale. ![]() Mentre si apprendono le basi è altresì importante analizzare gli stilisti famosi, il loro cammino formativo, le loro creazioni, ma anche iniziare a creare bozzetti, frequentare fiere campionarie, passare ore su internet a studiare tutto quanto è moda. Al giorno d’oggi è indispensabile diplomarsi o almeno prendere un titolo presso una scuola di moda. Ci sono diversi percorsi che si possono intraprendere: restare in Italia ed iscriversi ad una accademia di moda o trasferirsi negli Stati Uniti o a Londra, Barcellona, Parigi, Mexico City, che sono state capitali della moda, o in un altro paese emergente. Nelle accademie, i cui corsi durano 3 o 4 anni, si studia disegno, teoria dei colori, creazione di cartamodelli e molte altre materie inerenti le tendenze del momento. Appena diplomati o aver conseguito il titolo, la cosa migliore è candidarsi per uno stage: anche se spesso durante questi tirocini si fa di tutto, anche e forse soprattutto portare il caffè. Però guardare e collaborare con gli esperti sul campo o vivere i ritmi forzati della preparazione delle collezioni consentirà di acquisire capacità fondamentali. Fare degli stage consentirà anche di capire quale campo della moda è più congeniale: l’alta moda, il prêt-à-porter, o settori di nicchia come l’abbigliamento sportivo, il tempo libero o quello per le spose o tante altre specializzazioni. A questo punto armati di grinta, spirito di sacrificio, ma, anche di un book personale (referenze, disegni, schizzi fatti a mano o realizzati con il computer e quanto di più si può mostrare) si tenta la ricerca di un lavoro presentandosi alle porte di case di moda, studi cinematografici, teatri ecc. preparandosi bene per un colloquio dove si dovrà dimostrare quanto si è bravi, capaci e pronti ad affrontare le situazioni critiche o momenti sotto stress così tipici dei mestieri della moda. Quello che dall’esterno può sembrare un lavoro fatto di momenti di ispirazioni e realizzazioni artistiche è in realtà la somma di momenti sì di sensazioni, di profonda soddisfazione e realizzazione, ma fisicamente estenuante: ci vuole un “fisico bestiale”. Solo dopo diverse esperienze di lavoro si comincia a capire cosa veramente si vuole realizzare o riesce meglio: diventare il direttore di una casa di mode, uno stilista freelance o addirittura un industriale della moda? Nei primi due casi valgono i consigli sopra esposti. Se invece si vuole diventare un industriale della moda il percorso dovrà essere sostanzialmente diverso e gli studi integrati con percorsi finanziari e di marketing. Annamaria Moscardini |
AutoreHo sempre sognato di aprire un negozio di abiti da sposa: Antonella Spose, il mio atelier, rappresenta il sogno di una vita che si realizza. Ora sono pronta a realizzare il vostro Archivi
Febbraio 2022
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